Ogni tanto mi capita quello che definirei il momento Memories.
Sarà perché ormai anche il 2023 ha terminato la sua corsa e inevitabilmente faccio il riassunto mentale di questi mesi, volati senza nemmeno chiedere permesso. Sarà perché nello svolgere la mia professione vedo ripresentarsi episodi simili tanto da farmi pensare a un Dejà vu.
Ma quanto sono poliglotta oggi?!
La mia mente salta all’indietro, 21 anni fa. Letteralmente una vita fa, quando ancora non avevo fatto il mio ingresso nel settore immobiliare. Avevo bisogno di vendere il mio immobile e comprarne un altro. Avevo trovato quello giusto ed ero entusiasta all’idea del cambiamento. Pensavo che vendere e ricomprare sarebbe stato sì impegnativo, ma tutto sommato un’operazione alla mia portata come privato cittadino.
E’ semplice, dicevano, l’agenzia è un solo un costo.
Ripensandoci con il senno di poi, di errori ne ho fatti. Eccome se ne ho fatti…
La fretta di vendere quando avevo già adocchiato l’appartamento da comprare mi ha fatto accettare una proposta di acquisto non registrata - e non vincolante - da parte dell’acquirente, il quale ha potuto in un certo senso “ricattarmi” chiedendo all’ultimo momento uno sconto consistente sul prezzo di vendita.
E non basta: per acquistare il nuovo immobile mi sono accollato un mutuo preesistente, ma non ho pensato di verificare se potevo rinegoziarlo e/o ottenere condizioni migliori.
Ho finito qui? Ma neanche a pensarci…
Non ho verificato la presenza di anomalie catastali/urbanistiche nel nuovo immobile e questo ha significato spese maggiori nel corso del tempo e lungaggini burocratiche. Ma siccome mi interessava molto il nuovo immobile e non avevo il supporto di un agente immobiliare capace, ho accettato le condizioni così com’erano. Non ho tra l’altro neppure negoziato correttamente il prezzo e le condizioni di pagamento.
Incredibile? Eppure sono stato capace di inanellare tutta questa serie di errori.
Dulcis in fundo - oggi sfodero il mio latino - dopo l’acquisto dell’immobile ho scoperto che erano stati previsti lavori alle fognature, che mi sono dovuto accollare mio malgrado, perché non essendoci un amministratore di condominio, non esistevano verbali di assemblea che avrei potuto consultare.
Non fate come me, non fate come me…
Con il senno di poi, la provvigione dell’agente immobiliare mi sarebbe costata molto, ma molto meno. E non avrei avuto tutti quei mal di testa. Volendo trovare il lato positivo, forse questo episodio della mia vita mi ha portato esattamente dove sono oggi, ad evitare che altre famiglie si trovino nella stessa situazione. Se solo potessi parlare con il me del passato, gli raccomanderei:
“Stefano, dammi retta, chiama un agente immobiliare esperto”.
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