Mio padre Gabriele Santilli era un uomo praticamente senza vizi. A parte mangiare bene (che ho ereditato anche io) e bere un bicchiere di vino ai pasti (gusto che invece io non ho ereditato), era una persona dedita al lavoro e alla spiritualità.
L'unica passione che si concedeva da quando era giovane era giocare a bocce con gli amici, cosa che peraltro riusciva a praticare solo di tanto in tanto. Ma in quei momenti tornava "ragazzo" e lo vedevo concentratissimo, prima a prendere la mira e poi a correre dietro alla boccia sperando che avesse la traiettoria giusta...
Per cui se devo ricordarlo oggi, ho due opzioni principali: o salgo sui treni, dove ha lavorato per 42 anni, 6 mesi e 1 giorni prima di andare in pensione - oppure guardo la gente di varie età che gioca a bocce.
Ecco perché quando anni fa mi hanno proposto di essere fra gli sponsor della Bocciofila Dilettantistica di Osimo Stazione, dove abito e dove ho la sede aziendale, ho subito accettato. E' un modo gioviale per ricordare lui e vari altri zii che amavano questo divertimento sano e socievole.
Per trovare il luogo: bocciofila Stazione di Osimo
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